I DIECI COMANDAMENTI
Età dai 6 – 7 anni
“Io sono il Signore Dio tuo”.
4° Comandamento
Onora il padre e la madre.
OBIETTIVI:
- Far conoscere ai bambini il quarto comandamento.
- Suscitare nei bimbi amore e rispetto verso i genitori che il Signore ci ha dato.
- Metterli in guardia dalla disob-bedienza, dall’insubordinazione, dal disinteresse verso i genitori anziani o malati.
Esposizione:
I primi tre comandamenti che il Signore ha consegnato a Mosé sul monte Sinai per tutti noi, riguardano i nostri doveri verso Dio che ci ha creato. Dal quarto comandamento al decimo riguardano il modo di vivere le relazioni tra noi e gli altri uomini.
Le persone più vicine e le più care sono i genitori. Dio, nostro Padre del cielo, ci ha affidato a loro, perché provvedessero ai nostri bisogni materiali e spirituali. Infatti loro si preoccupano di nutrirci, di vestirci, di darci una casa, di insegnarci a parlare, a camminare, a comportarci con educazione e rispetto verso tutti.
Per la nostra vita spirituale, che durerà per tutta l’eternità insieme a Dio, fin da piccoli ci hanno fatto ricevere il Battesimo, che ci ha tolto il peccato originale, ci hanno parlato di Dio, ci hanno insegnato a pregare, a fare le opere buone, a vivere da figli di Dio, cioè ad amare tutti, ad aiutare chi è in difficoltà, ecc.
Perché la nostra intelligenza si aprisse alla conoscenza del nostro mondo, ci hanno mandato a scuola e si preoccupano che impariamo a comportarci da bambini educati e responsabili a scuola, che facciamo i nostri compiti a casa, che anche nel gioco sappiamo essere buoni amici con gli altri bambini.
I genitori fanno tutto questo perché ci amano.
Ma se loro rispondono ai comandamenti di Dio, facendo il loro dovere di genitori, noi dobbiamo fare il nostro dovere come figli.
Il primo dovere dei bambini è quello di ubbidire ai genitori.
Se i genitori ci amano, sicuramente ci danno ordini per il nostro bene, anche se a volte i loro ordini ci disturbano perché ci distolgono dai giochi. Se ci dicono di mangiare i cibi che non ci piacciono, lo fanno perché sanno che sono utili al nostro organismo. Se ci dicono di studiare, lo fanno per farci imparare le cose che i maestri ci hanno insegnato. Se ci dicono di non fare capricci, lo fanno perché non diventiamo insaziabili nei nostri desideri. Se ci dicono di pregare, lo fanno perché è giusto e santo che noi impariamo a rivolgerci a Dio con amore e gratitudine. Se ci correggono quando diciamo parolacce, lo fanno per non farci diventare dei piccoli discoli maleducati e indisciplinati, che nessuno vuole vicino a sé.
Lo stesso vale anche nei riguardi degli insegnanti, dei catechisti, degli istruttori ecc.
Il bambino ubbidiente sicuramente crescerà bene e tutti gli vorranno bene.
Il secondo dovere dei figli è quello di prendersi cura dei genitori quando sono malati o anziani.
Se i bambini hanno imparato ad amare, quando i genitori sono stanchi, li aiutano, quando non si sentono bene li assistono e pregano Gesù perché li guarisca.
Quello che si dice dei genitori vale anche per i nonni, i fratelli, ecc. La famiglia è formata da persone che si amano e che si aiutano l’un l’altro nelle necessità, senza egoismi e senza indifferenza.
Se faremo quello che Dio ci ordina, vivremo serenamente nella nostra famiglia, nella scuola, nella società.
Esercizi:
-
- Disegna i genitori che Dio ti ha dato e scrivi loro una letterina di ringraziamento.
- Disegnare una bella cornice e scriverci il quarto comandamento:
ONORA IL PADRE E LA MADRE
|
- Scrivi i doveri dei bambini verso i genitori.
________________________________________________
________________________________________________
________________________________________________
________________________________________________
- Disegna l’albero genealogico della tua famiglia e scrivi i nomi dei bisnonni, dei nonni, dei genitori dei fratelli, ecc
|