I DIECI COMANDAMENTI
Età dai 6 – 7 anni
“Io sono il Signore Dio tuo”.
3° Comandamento
Ricordati di santificare le feste.
OBIETTIVI:
- Far conoscere ai bambini il terzo comandamento.
- Spiegare ai bambini il motivo del precetto della messa domenicale.
- Far sorgere nelle loro anime il senso della sacralità della domenica come giorno del Signore.
- Stimolare ad una partecipazione amoro-sa alla preghiera liturgica, anche inse-rendosi attivamente nell’animazione della Messa attraverso la preghiera dei fedeli, la processione offertoriale, la raccolta delle offerte, l’accoglienza, la partecipazione al coro o all’attività del ministrante, ecc.
Esposizione:
Il Signore, dopo aver creato il cielo e la terra, si è inventato “la festa”. “Il settimo giorno si riposò”, dice il libro della Genesi, che racconta l’opera della creazione. Dio dopo aver creato la luce, l’acqua, la terra, i mari, le piante gli animali che vivono nelle acque, sulla terra e nell’aria, creò l’uomo fatto a sua immagine e somiglianza e il settimo giorno si riposò
Il comportamento di Dio stabiliva il ritmo lavoro – riposo, che è una regola molto saggia per noi.
La mamma, il papà lavorano durante la settimana, ma la domenica sono di riposo e stanno in casa con voi figli.
Anche voi bambini durante la settimana andate a scuola ma la domenica fate vacanza. Il riposo del corpo e della mente è importante per recuperare le forze, per dedicare più tempo alle persone care, per concedersi un po’ di svago.
Dobbiamo ringraziare Dio che col suo comportamento, ci ha indicato che è cosa buona concedersi un tempo di riposo.
Ma quel giorno di chiama “Domenica” e la parola domenica significa “Giorno del Signore”, e perciò quel giorno va dedicato principalmente al Signore.
Il terzo comandamento ci dice: “Ricordati di santificare le feste”.
La domenica, allora, non è un giorno di baldoria ma è il “giorno del cuore”. Cioè dell’amore verso Dio e verso le persone care. E’ bene perciò andare a trovare il Signore nella Sua casa che è la chiesa e trattenersi un po’ con Lui.
Il Papa ci ha detto che nel giorno del Signore bisogna partecipare all’Eucaristia, che è l’azione sacra più grande di tutte. Durante la celebrazione della Messa Gesù rinnova il Suo Sacrificio e noi possiamo unirci a questo Sacrificio e offrirci al Padre insieme con Lui. Poi Lui ci prepara una mensa, come fa la mamma a casa, e si trasforma Lui stesso in pane e vino per nutrirci l’anima. Quando riceviamo Gesù con cuore puro, Lui ci comunica la sua vita trasfigurata, ci illumina con la Sua luce, in noi circola il Suo Sangue, abbiamo la Sua vita.
Se la domenica la viviamo con Gesù, trasformati in Lui, faremo cose di cui non ci pentiremo: andremo a trovare i nonni, ci prenderemo un po’ di svago con i nostri genitori e amici, tutto quello che faremo darà gloria a Dio, che riempie la nostra vita di piccole gioie e ci caricheremo di nuova energia per affrontare la prossima settimana di studio e di lavoro; Gesù sarà con noi e ci benedirà e noi saremo con Lui e in fondo al cuore sentiremo nascere la gioia.
Quello che si è detto della domenica vale per tutte le altre feste di precetto che sono:
Natale, Epifania, Pasqua, che cade sempre di domenica, Ascensione, Pentecoste che cade di domenica, Corpus Domini, Madre di Dio (1 gennaio), Immacolata Concezione, Assunzione, S. Giuseppe, SS. Pietro e Paolo, Ognissanti. La festa del santo Patrono è festa civile per la città, ma non è festa di precetto in senso religioso.
Esercizi:
- Disegna la tua famiglia intorno all’altare del Signore.
- Disegnare una bella cornice e scriverci il terzo comandamento:
RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE
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- Scrivi una preghiera di ringraziamento a Dio per averci dato la domenica giorno di festa e di preghiera, giorno di affetti familiari e di svago.
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Immagina e scrivi il ruolo che vuoi prendere durante l’Eucaristia domenicale.
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