Aleppo – Siria 2014 05 12
Reverendissimo Padre Aurelio Perez
Nel mese di Aprile ho avuto la grazia di andare a Roma ma e' stato difficile arrivare a Collevalenza, neanche siamo riusciti ad incontrarci... Ringrazio le Consorelle di Via Casilina che mi hanno offerto ospitalita' da loro, come ho avuto l'occasione di visitare i Confratelli di Spinaceto. Avevo la speranza e la voglia di tornare alla Beatificazione della Madre. Dato che era il mio permesso di soggiorno in Italia scaduto, avevo chiesto e mi ha dato il Rettore del Collegio Armeno l'invito dovuto... Ma purtroppo arrivando a Beirut tutto e' cambiato... La situazione in Aleppo era molto peggiorata, l'unica strada dalla quale potevamo entrare in Aleppo ed uscire era chiusa a causa dei cecchini che sparano sulle macchine ed avevano causato tanti morti. Cosi' sono stato bloccato a Beirut per dieci giorni, proprio la Settimana Santa, sai quanto costa ad un parroco essere per forza lontano dai suoi parrocchiani sopratutto in stato di guerra!... Sentivo le notizie, c'era un grande bombardamento sulle nostre quartiere, di nuovo e per terza volta la mia chiesa subisce alcuni danni... Solo il giorno del Giovedi' Santo avevano lanciato circa 55 missili, alcune chiese avevano cancellato le funzioni di questo giorno. Il Vescovo aveva deciso di fare tutte le funzioni nella sala sotto la mia parrocchia "come nelle catacombe". Veramente ero molto commosso, il Venerdì Santo finita la funzioni tanti dei miei parrocchiani scappati da Aleppo si sono avvicinati per chiedermi come mai sono a Beirut alcuni per chiedere notizie dei loro cari..... Davanti alle loro lacrime non potevo resistere.... Mi ha chiesto il Patriarca cosa successo, ho risposto sto piangendo con i miei parrocchiani senza poter far nulla per loro se non offrire le mie sofferenze per la mia conversione e di coloro che offendono il Buon Gesù in questa Settimana Santa.
Nel tornare ad Aleppo, per 15 chilometri la strada era pericolosa, l'esercito aveva fatto aprire una strada provvisoria nei giardini.... Per far entrare cibo e medicine nella città.
Ma la sofferenza più grande che stiamo vivendo ora è la crisi dell'acqua, i ribelli hanno chiuso l'acqua da 10 giorni, figurati, una città di tre milioni di persone senza acqua, nessun mass media parla di ciò.... Una vera immagine di Gesù Crocifisso, dalla sofferenza e dalla croce grida "ho sete".... Come se non bastassero le sofferenze della gente ci tolgono pure l'acqua, che è un diritto naturale...
Nelle diverse chiese e moschee e scuole avevamo, circa un hanno fa, scavato dei pozzi, prevedendo giorni simili... La gente si e' rivolta a noi.... Ho sentito una voce che mi dice che il pozzo è un luogo privilegiato nella Bibbia, "coraggio Giuseppe, la tua missione ora sta lì...". Ogni giorno mi dedico a questa missione inaspettata, a mettere un po’ d'ordine tra la gente ed approfitto dell’occasione per predicare loro, tra i presenti ci sono pure dei musulmani. Faccio ricordare che Dio è Amore Misericordioso, e se sappiamo essere misericordiosi tra di noi allora avremo una vera pace nel nostro paese... Con il clero cattolico di Aleppo stiamo lavorando sul tema del Catechismo per i giovani, perchè come sai la guerra danneggia i giovani, la loro salvezza è solo il Signore se riusciamo a portarli da Lui.
Visto tutto ciò, ho deciso di non andare alla Beatificazione della Madre.... Non sarebbe un buon esempio lasciare la parrocchia in momenti ancora più complicati e pericolosi..... Temo un’altra volta di non poter tornare più in Aleppo. Sinceramente è una dura decisione per me, non solo per l'occasione della Beatificazione, ma anche perché per me è una gioia ogni volta che incontro i miei confratelli e consorelle.
Scusami se sono stato troppo lungo e chiaccherone. Ricordati del nostro paese davanti alla tomba della Madre.
Salutami tutti i confratelli e consorelle. Mi benedici Padre.
P. Joseph Bazouzou Sdfam