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OTTOBRE 2009

     

 

 

La nota



 IL PAPA: OCCORRONO UOMINI RETTI NELLA POLITICA E NELL’ ECONOMIA

                                                                                                                                                                            di  Antonio Colasanto

 

            Questa mattina (Udienza dell8.7.09) Benedetto XVI, nell’aula Paolo VI, nel corso dell’udienza generale del mercoledì ha spiegato la “Caritas in veritate”, la sua nuova Enciclica presentata ieri ufficialmente  ai giornalisti di tutto il mondo.

            La mia nuova Enciclica Caritas in veritate, - ha detto il Papa -  si ispira per la sua visione fondamentale ad un passo della lettera di san Paolo agli Efesini, dove l’Apostolo parla dell’agire secondo verità nella carità: “Agendo – lo abbiamo sentito ora -secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a Lui, che è il capo, Cristo”. La carità nella verità è quindi la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera. Per questo, attorno al principio “caritas in veritate”, ruota l’intera dottrina sociale della Chiesa.

            Solo con la carità, illuminata dalla ragione e dalla fede, - ha sottolineato Papa Benedetto - è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di valenza umana e umanizzante. La carità nella verità “è principio intorno a cui ruota la dottrina sociale della Chiesa, un principio che prende forma operativa in criteri orientativi”. L’Enciclica richiama subito nell’introduzione due criteri fondamentali: la giustizia e il bene comune. Due sono quindi i criteri operativi, la giustizia e il bene comune; grazie a quest’ultimo, la carità acquista una dimensione sociale.

            Ogni cristiano – dice l’Enciclica – è chiamato a questa carità, ed aggiunge: “E’ questa la via istituzionale … della carità”.

            Come altri documenti del Magistero – ha precisato Benedetto XVI -  anche questa Enciclica riprende, continua ed approfondisce l’analisi e la riflessione della Chiesa su tematiche sociali di vitale interesse per l’umanità del nostro secolo. In modo speciale, si riallaccia a quanto scrisse Paolo VI, oltre 40 anni or sono, nella Populorum progressio, pietra miliare dell’insegnamento sociale della Chiesa, nella quale il grande Pontefice traccia alcune linee decisive, e sempre attuali, per lo sviluppo integrale dell’uomo e del mondo moderno. Un futuro migliore per tutti è possibile, se lo si fonderà sulla riscoperta dei fondamentali valori etici.

            Occorre cioè una nuova progettualità economica – ha sostenuto il Papa -  che ridisegni lo sviluppo in maniera globale, basandosi sul fondamento etico della responsabilità davanti a Dio e all’essere umano come creatura di Dio.

            L’Enciclica non offre “soluzioni tecniche”, ha chiarito il Papa, ma ricorda “grandi principi” indispensabili:

l’attenzione alla vita dell’uomo, “centro di ogni vero progresso”;

il rispetto alla liberta religiosa, “sempre collegato con lo sviluppo dell’uomo”;

il rigetto di una visione prometeica dell’essere umano “assoluto artefice del proprio destino”, poiché “un’illimitata fiducia nelle potenzialità tecnologiche si rivelerebbe alla fine illusoria”.

Occorrono uomini retti tanto nella politica quanto nell’economia, che siano sinceramente attenti al bene comune.

            In particolare, guardando alle emergenze mondiali,  Benedetto XVI  ha detto: è urgente richiamare l’attenzione della pubblica opinione sul dramma della fame e della sicurezza alimentare, che investe una parte considerevole dell’umanità. Un dramma di tali dimensioni interpella la nostra coscienza: è necessario affrontarlo con decisione, eliminando le cause strutturali che lo provocano e promuovendo lo sviluppo agricolo dei Paesi più poveri…. Indubbiamente - ha, poi, aggiunto - : va attentamente rivalutato il ruolo e il potere politico degli Stati, in un’epoca in cui esistono di fatto limitazioni alla loro sovranità a causa del nuovo contesto economico-commerciale e finanziario internazionale. E d’altro canto, non deve mancare la responsabile partecipazione dei cittadini alla politica nazionale e internazionale, grazie pure a un rinnovato impegno delle associazioni dei lavoratori chiamati a instaurare nuove sinergie a livello locale e internazionale…S’impone da parte di tutti una seria riflessione sul senso stesso dell’economia e sulle sue finalità. Lo esige lo stato di salute ecologica del pianeta; lo domanda la crisi culturale e morale dell’uomo che emerge con evidenza in ogni parte del globo.

            L’economia – ha sottolineato il Papa - ha bisogno dell’etica per il suo corretto funzionamento; ha bisogno di recuperare l’importante contributo del principio di gratuità e della “logica del dono” nell’economia di mercato, dove la regola non può essere il solo profitto. Ma questo è possibile unicamente grazie all’impegno di tutti, economisti e politici, produttori e consumatori e presuppone una formazione delle coscienze che dia forza ai criteri morali nell’elaborazione dei progetti politici ed economici.

            L’umanità è una sola famiglia e il dialogo fecondo tra fede e ragione non può che arricchirla, rendendo più efficace l’opera della carità nel sociale, e costituendo la cornice appropriata per incentivare la collaborazione tra credenti e non credenti, nella condivisa prospettiva di lavorare per la giustizia e la pace nel mondo. Ho infine segnalato, dinanzi alle problematiche tanto vaste e profonde del mondo di oggi – ha detto Papa Benedetto - la necessità di un’Autorità politica mondiale regolata dal diritto, che si attenga ai menzionati principi di sussidiarietà e solidarietà e sia fermamente orientata alla realizzazione del bene comune, nel rispetto delle grandi tradizioni morali e religiose dell’umanità.

            E’ questo lo sviluppo integrale, a cui costantemente la dottrina sociale della Chiesa fa riferimento - ha ricordato Benedetto XVI avviandosi alla conclusione -  sviluppo che ha il suo criterio orientatore nella forza propulsiva della “carità nella verità”.

            Cari fratelli e sorelle, preghiamo perché anche questa Enciclica possa aiutare l’umanità a sentirsi un’unica famiglia impegnata nel realizzare un mondo di giustizia e di pace. ..In particolare, vi invito a pregare per i Capi di Stato e di Governo del G8 che si incontrano in questi giorni a L’Aquila. Da questo importante summit mondiale possano scaturire decisioni ed orientamenti utili al vero progresso di tutti i Popoli, specialmente di quelli più poveri.

            Affidiamo queste intenzioni alla materna intercessione di Maria, Madre della Chiesa e dell’umanità.

 

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Le qualità delle cure materne Gabriele Soliani

            Un numero sempre crescente di studi dimostra che i neuroni del nostro sistema nervoso centrale , e le loro connessioni, non sono programmati a senso unico. Infatti sono plastici, modificabili, adattabili. Dunque una dimostrazione sorprendente, opposta al determinismo bio molecolare di stampo materialista!

            Nel seno materno il piccolo essere umano costruisce le connessioni neuronali, per la sua vita psichica, già dal 40 esimo giorno.

            Gli studi sull’animale e sull’uomo hanno visto che gli eventi della vita possono influenzare lo stato epigenetico di alcune regioni del genoma, agendo sulla suscettibilità alla psicopatologia. Il comportamento materno influenza l’espressione dei recettori glucocorticoidi dell’ippocampo cerebrale. Tali recettori sono dinamici, e il loro numero e funzione sono associati alla psicopatologia. (Nat Neuroscience online 2009, pubblicato il 22/2)

            Quindi la qualità delle “cure materne”, cioè l’accettazione della gravidanza, lo stupore per la vita umana sbocciata nel grembo, l’amore per il bambino che “si aspetta”, l’amore per il neonato, saranno necessari per la sua vera salute fisica, psichica e morale. La qualità delle cure materne cambia la struttura genetica del cervello e conseguentemente di tutto l’organismo, e genera la fiducia di base (basic trust).    Anche l’uomo che ama la sua donna e fa da "custode" alla vita nascente, partecipa alla piena costruzione di un nuovo essere umano.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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