PREGHIERA IN TEMPO DI GUERRA (Beata Madre Speranza)
18 luglio 1943 – Questa notte, 18 luglio, mi sono distratta e il Buon Gesù mi ha detto di avvisare le figlie perché siano pronte, poiché vi attendono giorni molto tristi: “Esortale ad implorare la mia misericordia e a chiedere e far chiedere a tutti che in Italia trionfi il mio Amore Misericordioso”.
Questa mattina, verso le dieci è suonata la sirena di allarme; le bambine, alcune figlie e le novizie sono scese nel rifugio che si trova nel nostro stesso giardino. Dopo appena cinque minuti, abbiamo avuto una terribile paura per le prime bombe, cadute dalla parte di S. Lorenzo.
La gente fuggiva gridando e piangendo disperatamente, le suore rimaste in casa con me e con Pilar siamo corse in cappella ai piedi dell’Amore Misericordioso. Gli aerei volavano su Roma e passavano sopra casa nostra, intorno alla quale hanno sganciato varie bombe. Noi abbiamo continuato a pregare, inginocchiate ai piedi dell’Amore Misericordioso, invocando il buon Gesù e, quanto più forte era il bombardamento, tanto più forte è stata la nostra preghiera e quella della povera gente che si era rifugiata nella nostra cappella.
Questa notte stessa mi sono distratta e il buon Gesù mi ha detto: “Comunica a Speranza (la segretaria), a Pilar e alle altre figlie che seguiranno giorni ancora peggiori di questo; siano sempre pronte a ritirarsi nel rifugio al primo suono della sirena, perché diversamente si troveranno nell’impossibilità di entrarvi”; mi ha detto di non stancarci mai di pregare e far pregare anche gli altri e che per questo le figlie o almeno buona parte di loro, devono ripararsi nel rifugio, perché alcune non vogliono lasciarmi sola in mezzo a questa confusione e io non voglio lasciare solo il Santissimo. Le figlie nel rifugio devono pregare il Rosario con la gente e diffondere le immaginette dell’Amore Misericordioso con la giaculatoria dettata da Lui: “Signore mio e Dio mio, la tua misericordia ci salvi e il tuo Amore Misericordioso trionfi in questa guerra infernale”.
Dobbiamo distribuire a tutti i rifugi questa giaculatoria, perché mi ha assicurato che nessuno di quelli che la reciteranno perirà in questa guerra crudele.
Possiamo considerarci in guerra? Forse sì. Preghiamo come ci ha raccomandato Gesù. Diffondiamo questa giaculatoria. Gesù vuole salvarci oggi come allora. Fidiamoci ciecamente di Lui
GIACULATORIA DETTATA DAL BUON GESU’ ALLA MADRE SPERANZA, PER IMPLORARE LA MISERICORDIA DI DIO IN TEMPO DI GUERRA:
“Signore mio e Dio mio,
la tua misericordia ci
salvi
e il tuo Amore
Misericordioso
trionfi in questa
guerra infernale”.