Dal festival di San Remo
è uscita una canzone
il cui testo aveva un senso…
non era l’unica.
Speriamo bene. Barbara
SOTTO CASA
Apra la sua porta, faccia presto…
Non importa cosa crede lei di questo movimento
ma l’avverto che al suo posto non ci penserei due volte,
dato l’imminente arrivo di Gesù, perché poi non torna più!
Mi son reso conto che serpeggia tra i credenti il malcontento per la pioggia
di mancati appuntamenti nei millenni, ma si metta nei suoi panni…
Quell’incetta di pianeti da salvare… di pianeti da salvare!
Possa la bontà del vostro cuore riscoprire che la verità si cela
spesso dentro una persona sola e non è tanto il sesso a consolare
l’uomo dal suo pianto, ma l’amore buono ed il perdono santo del Signore.
Lasci che le spieghi in due parole com’è facile sentire gli echi bassi ed immorali
di comportamenti frivoli e meschini quali certi omini in abito da donna,
la vergogna che neanche gli animali!
Apri un istante e ti farò vedere io che nasce sempre il sole
dove cerco Dio, in tutti i poveretti che hanno perso il senso immenso della vita!
Non chiedo mica un regno intero, dico io… Sono un indegno messaggero
e cerco Dio in chi vendette onore per denaro e ora nel cuore mette un muro!
Lei non si dimostra illuminato dalla grazia della vostra Santa Vergine Maria,
lo chiami pure, se ritiene, il capo della polizia, ma a chi conviene
tutta quella baraonda se l’ozono s’è ridotto a un colabrodo e basta
un solo farabutto a fare in modo che dell’uomo non rimanga neanche l’ombra…
E poi ficcatevelo in testa: Non si viene al mondo tanto per godere,
ma soltanto perché un bene Superiore ci ha creati!
Apri un istante e ti farò vedere io che nasce sempre il sole
dove cerco Dio, in tutti i poveretti che hanno perso il senso immenso della vita!
Non chiedo mica un regno intero, dico io…
Sono un indegno messaggero e cerco Dio in chi vendette onore per denaro
e ora nel cuore mette un muro!
So che sei lì dentro… Non ti muovi, ma ti sento!
Oggi te la cavi, sì… Ma non finisce qui! In tutti i poveretti
che hanno perso il senso immenso della vita!
Non chiedo mica un regno intero, dico io…
Sono un indegno messaggero e cerco Dio in chi vendette
onore per denaro e ora nel cuore mette un muro!
Sempre più diritti. E poi ?
Nel prossimo maggio 2013 uscirà il tanto atteso “Manuale diagnostico e statistico di disturbi mentali” (Dsm-V). In questo campo è considerato come la bussola per gli esperti del settore.
La struttura rimane la solita e cioè si considera “patologia” tutto ciò che provoca drammi umani e dolore. Al contrario, la stabilità e un certo benessere è considerata sinonimo di salute mentale. Ciò che colpisce nel nuovo Manuale Dsm-V americano è che fra le patologie non appare più la pedofilia. Prima considerata una malattia ora è diventata solo un “disordine”, e solo nel caso in cui provochi “disagio” a chi prova attrazione fisica verso i bambini o all’area sociale circostante al soggetto.
La studiosa Linda Ames Nicolosi, direttore del Narth, l’Associazione americana di ricerca sulle terapie per l’omosessualità, ha rivelato le aperture che altri “studiosi” hanno fatto sulla pedofilia partendo dalla confusione sul concetto di “malattia” mentale.
«Questo problema è evidente -dice la dott.ssa Nicolosi- ora che si pone la discussione relativa alla pedofilia: molestare i bambini è illegale e la nostra cultura lo considera moralmente sbagliato, ma ora alcuni terapisti dicono che provare attrazione per un bambino non può essere considerato un orientamento mentale patologico».
La strada per arrivare a questa drammatica considerazione è sempre la stessa.
Nella prima versione del manuale diagnostico (Dsm-III) l’Apa (l’Associazione degli Psichiatri americani) aveva scritto che era sufficiente un’inclinazione verso un bambino per emettere una diagnosi di pedofilia. Poi qualche anno più tardi nel Dsm-IV (1994) l’Apa ha cambiato i suoi criteri di valutazione introducendo un tipo di pedofilia … “normale”. Si considerava un “disordine mentale” quello di una persona che molestava un bambino solo se la sua azione “causa sofferenze clinicamente significative o disagi nelle aree sociali, occupazionali o in altri importanti campi” (da notare che questo si riferisce al pedofilo e non al bambino).
Cioè un uomo che molestava un bambino senza sentire rimorso e senza sperimentare un disagio significativo nelle sue relazioni sociali e lavorative, poteva essere definito, in teoria, come un tipo di pedofilo “psicologicamente normale”. In pratica la pedofilia (come l’omosessualità nel DSM III) veniva considerata un disturbo se egodistonica (cioè se causa disagio al pedofilo). Se invece è egosintonica (cioè quando il pedofilo non ha nessun problema con la sua pedofilia) era considerata clinicamente …“normale”.
Già questo era sufficiente per aprire la strada ad un nuovo tipo di comportamento accettabile. La comunità scientifica sollevò subito i suoi dubbi e l’Apa ritrattò rispondendo che «…non aveva assolutamente alcuna intenzione di normalizzare la pedofilia », ma la breccia culturale era aperta. Ora la nuova edizione del manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association definisce la pedofilia come “disturbo pedofilo” (“Pedophilic Disorder”).
Già nel 2011 alcuni parlamentari canadesi avevano proposto di modificare le leggi contro la pedofilia. Durante il dibattito …. Parlamentare (!) furono chiamati il dottor Vernon Quinsey, (emerito di psicologia presso la Queen’s University) e il dottor Hubert Van Gijseghem (emerito di psicologia presso l’Università di Montreal). Il dottor Van Gijseghem ha sostenuto che « …la pedofilia è un orientamento sessuale paragonabile all’eterosessualità e all’omosessualità. Non è possibile modificare questo orientamento e il solo tentativo è una pazzia, come il tentativo di cambiare qualunque altro orientamento sessuale ». Questa definizione è francamente inaccettabile scientificamente e moralmente. Le storie di abusi sono tutte raccontate con dolore e scandalo e la società giustamente non li tollera.
Gabriele Soliani