LA TV NON È PIÙ UNA…MAMMA!
Per dare un'educazione critica non è necessario essere genitori “intellettuali”: un nonno contadino spesso è tra i più efficaci “distruttore di miti” che un bambino possa avere la fortuna di incontrare.
Questa è la conclusione, davvero originale ed efficace, di un piccolo “manuale d'uso” messo a punto da pediatri e psicologi, e voluto dal Comitato di applicazione del Codice di Autoregolamentazione dei programmi televisivi, insieme all'ospedale Bambin Gesù di Roma, e con l'adesione del Comitato nazionale di Bioetica.
Un “manuale” che può dare una mano a mamme e papà, a proposito dell'uso del mezzo televisivo. Anche l'Accademia americana di pediatria ha osservato che, accanto alla famiglia, la tv costituisce il potere più influente sullo sviluppo del bambino. Non c'era bisogno di scomodare un'Accademia d'oltre oceano per dimostrare quanta pressione psicologica la tv in Italia abbia sui piccoli. Tuttavia fa piacere sapere che, su questo punto, studiosi e semplici persone di buon senso siano giunte allo stesso risultato.
Il rischio di “tele-patologia” è l'uso superiore alle 2/3 ore al giorno, ma anche la diminuzione di attività di svago alternative alla tv, la confusione tra realtà e descrizione televisiva della realtà, ansia e depressione abnormi associate alle notizie sentite in tv.
I bambini desiderano vedere in casa persone con “dei valori”, altrimenti li vanno a cercare sul piccolo schermo.
Come far sviluppare il senso critico del bambino?
Si può far capire, con una sana risata e qualche battuta, che molte situazioni sono assurde ed irreali, che alcuni spot non raccontano la verità e magari promuovono prodotti pericolosi.
E' proprio vero che la TV non è più una…mamma !
dott. Gabriele Soliani, RE.
Anno zero: un'indecente apologia dell'omosessualità
Dura presa di posizione del presidente dell'Aiart Luca Borgomeo. (http://www.aiart.org)/
“La trasmissione di Santoro, andata in onda sulla Tv pubblica, (pagata dai cittadini), in prima serata, è una vera e propria offesa alla dignità dei telespettatori, ai loro sentimenti e squalifica il servizio pubblico con un ulteriore saggio di arroganza, faziosità e provocazione da parte del conduttore”.
E' questa la prima reazione, al programma di Santoro di Luca Borgomeo, presidente dell'Aiart, associazione di telespettatori di matrice cattolica, cui sono pervenute in poche ore centinaia di proteste e richieste di “fare qualcosa, subito” per impedire che simili programmi vadano in onda sulla Tv pubblica.
Borgomeo rileva, con amarezza, che la Tv possa degradare in tal modo, svilendo e mortificando la stessa professionalità del conduttore, squalificando un programma che ha offeso con immagini di omosessuali attivi e orgogliosi nel mostrare nudità e “prestazioni amatorie”, con l'irrisione di quanti guardano con rispetto al fenomeno ma che giudicano severamente le loro pretese, con il ricorrente attacco alla Chiesa Cattolica e alla gerarchia.”
“A vedere la trasmissione si aveva netta la sensazione che Santoro avesse preparato un'imboscata ai danni del Ministro Mastella che, invano, ha tentato di riportare con seri argomenti il confronto sul terreno di una discussione seria motivando con chiarezza le sue opinioni e i suoi giudizi, in un clima da saloon, da uno contro tutti, sotto la regia di Santoro.
La misura è colma – conclude Borgomeo. Che altro deve ancora avvenire perché si ponga un ALT a questo degrado, per costringere i conduttori a comportarsi in modo corretto e a rispettare le più elementari regole non solo del giornalismo, ma della stessa buona educazione?
L'Aiart chiede all'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, al Presidente di Commissione per la Vigilanza Parlamentare , al Presidente e al Direttore Generale della Rai di intervenire con urgenza ed efficacia, a salvaguardia dei diritti dei cittadini e del decoro della Tv pubblica.
(Rubrica a carico di Antonella)
ATTENZIONE!
Vista l'emergenza, penso condivisibile da tutti i lettori di “L'Incontro”, forniamo i numeri utili per segnalare eventuali infrazioni sui minori e sulla sensibilità cristiana:
Comitato per la tutela dei minori in Tv
-scrivere per iscritto al Comitato per la tutela dei minori in Tv presso Ministero delle Comunicazioni, Viale America, 201 – 00144 Roma
per fax: 06.5444 7515
per E-mail: comitato.minori@comunicazioni.it
per telefono: 06.54447513
Per far sentire direttamente e tempestivamente la propria voce, sia di gradimento che di critica ai programmi televisivi, inviare le segnalazioni ai seguenti indirizzi e numeri telefonici:
1) RETI RAI
per iscritto ai rispettivi Direttori di rete all'indirizzo di Viale Mazzini, 14 – 00195 ROMA
per telefono e/o fax:
Dir. Gen.: tel. 0636864000 - fax 0636226208
RAIUNO tel. 0636865747 - fax 063231010
RAIDUE tel. 0636864928 - fax 063216489
RAITRE tel. 0636865895 - fax 0636226362
TG Nazionali
per iscritto: ai rispettivi Direttori all'indirizzo di:
Largo Villy De Luca, 4 Saxa Rubra – 00188 ROMA
per telefono e/o fax:
TG1 tel. 0633176113 – 0637170100 (servizi di cronaca) - fax 0633171684
TG2 tel. 0633173701 – 0633173005 (segreteria di redazione) - fax 0633171164
TG3 tel. 0633176391 – fax 0633171638
per E-mail: tg1@rai.it
tg2@rai.it
tg3@rai.it
2) RETI MEDIASET
per iscritto: Ufficio Casting Mediaset S p A - Viale Europa n. 44
20093 COLOGNO MONZESE
per telefono: servizio opinioni Mediaset al 199757782 oppure al 02694361
per E-mail: canale5@mediaset.it
italia1@mediaset.it
rete4@mediaset.it
3) RETE LA7
per iscritto: via Pineta Sacchetti, 229 – 00168 ROMA
per telefono: 0635584001 ( call center )
per fax: 0635584894 oppure 063558422
|