DORMIZIONE DELLA MADRE DI DIO Anna
Continua il mio meraviglioso viaggio alla scoperta della conoscenza di ciò che ci illustrano le icone. Io ho trovato particolarmente bella questa denominata "Dormizione della Madre di Dio" Essa è nella Galleria Statale Tretuakov. L'artista che la eseguì nel xv secolo è Tvrnel.
Essa rientra nel numero delle dodici feste più importanti nella liturgia ortodossa, e fa parte del rango delle festività dei testi apocrifi.
Questa icona che presentiamo, è nella variante di Giovanni il Teologo. Secondo la tradizione e religione ortodossa, si asserisce che Maria, Madre di Dio, non è mai morta e non è stata sepolta; lei è entrata in estasi ed è stata portata in cielo.
In questa icona, l'artista la rappresenta dormiente. In basso, ai latri del dipinto, sono raffigurati i dodici Apostoli e i santi Gregorio Teologo e San Giovanni Crisostomo. Dietro il letto c'è una grande mandorla aperta, che predomina su tutto il dipinto; essa sta a raffigurare la mandorla che germoglia. All'interno della mandorla vi è dipinto Dio con in braccio una bimba; questa bimba rappresenta l'anima di Maria che Dio prende in braccio e porta con sé in cielo, perché pura.
Infine, nella parte centrale superiore del dipinto, è rappresentata la Madonna seduta su un grande trono, sostenuto dagli Angeli e poco più in basso, sempre ai lati, ci sono dodici angeli che hanno condotto gli apostoli a contemplare la Madonna che regna insieme al Figlio in cielo.
Gli apostoli, infatti, sono sopra una nuvoletta che sta ad indicare che, dopo la contemplazione, torneranno in terra a compiere la loro missione di evangelizzazione.
Queste icone così preziose potevano essere padronali o trovarsi in case o cappelle private.
(Chi vuole ammirarla è esposta nelle Scuderie del Quirinale fino al 9 gennaio 2005).
Cuore bimbo! Anna
Il sole sta per tramontare
un Bimbo sta per arrivare!
Nessuno dorme lì tra i monti
ed i doni son già pronti!
Non c'è casa che non sia
pien di gioia e armonia:
le finestre illuminate,
di luce splendon le borgate!
Tutti i cuori son contenti,
non si odon più lamenti.
Solo una resta buia
e non si apre all'alleluia!
Fra le tante voci e suoni
l'ansia affligge questi cuori:
C'è un bimbo sofferente
non ha gioia, non ha niente,
lui vorrebbe pace e amore
glielo grida forte il cuore,
ma nessuno sa capire
come è grande il suo patire:
è immenso il suo soffrire
nella notte senza fine.
Gli adulti indaffarati
dalla festa e dai regali!
Fra le tante luci e suoni
solo Dio lo consola.
La finestra ora è dischiusa
si sta aprendo all'alleluia!
Il suo cuore è appagato:
vien dagli angeli cullato!
Ora il sol lassù risplende
ad osannar l'Onnipotente!