A proposito di strategie e di “imitazione”, vi propongo la lettura di alcune pagine del capitolo 7 del libro (già citato): “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri (Tascabili Bompiani) Dada
LA SINTASSI DEL SUCCESSO
In questi libri si parla di continuo della necessità di scoprire come facciamo le cose. Abbiamo constatato che le persone in grado di ottenere grandi risultati compiono sempre un insieme di azioni specifiche, sia mentali, sia fisiche. Se produciamo le stesse azioni, otterremo risultati simili. C'è però un altro fattore che influisce sui risultati ed è la sintassi dell'azione. La sintassi, il nostro modo di ordinare le azioni, può differenziare moltissimo il tipo di risultati che otteniamo.
Qual è la differenza tra “il cane ha morso il tale” e “il tale ha morso il cane”? E la differenza tra “Mario mangia l'aragosta” e “l'aragosta mangia Mario”? La differenza è enorme eppure le parole sono le stesse. La diversità sta nella sintassi, nella maniera in cui sono disposte. Il significato dell'esperienza è determinato dall'ordine dei segnali forniti al cervello. Intervengono gli stessi stimoli, le parole sono le stesse, ma il significato è diverso ed è importantissimo capirlo se si vuole effettivamente imitare i risultati di individui di successo. L'ordine in cui le cose sono presentate fa sì che il cervello le registri in un certo modo specifico. E' esattamente quel che accade con gli ordini impartiti a un computer: se il programma che gli fornite è nell'ordine giusto, il computer produrrà il risultato da voi desiderato; se invece gli ordini, in sé corretti, vengono programmati in successione diversa, non otterrete il risultato sperato.
Ci serviamo del termine “strategia” per descrivere tutti questi fattori – i tipi di rappresentazioni interne, le necessarie submodalità e l'indispensabile sintassi – che cooperano alla produzione di un risultato particolare.
Disponiamo di una strategia per produrre quasi ogni nostra cosa: sentimento d'amore, attrazione, motivazione , decisione e via dicendo. Se ci rendiamo conto di quali sono le azioni che compiamo, e in quale ordine, per prendere una decisione, s e siamo indecisi possiamo cambiare atteggiamento e diventare decisi, e questo in pochi istanti, perché sapremo quali tasti premere e come fare a produrre, nel nostro biocomputer interno, i risultati cui aspiriamo. \-
Un'ottima metafora d e i c o mponenti e dell'uso di strategie è quella della cottura di dolci, Amme t tiamo che ci sia un pasticcier e che faccia le più buone torte di c i occolato al mondo. Siete in g r ado d i o t tene r e risultati della stessa qualità? Ovviamente sì , a patto che possediat e la ricetta di quel tale . Ora la ricetta non è null'altro che la strategia , uno specifico programma circa le risorse da usare e circa il modo con cui uti l izzarle. Se ritenete che abbiamo tutti lo stesso sistema neurologico, allora credete anche che tutti abbiamo a disposizion e le stesse risorse potenz i ali. È la nostra strategia, vale a dire l'uso che di quelle risorse facciamo , a determinare i risultati che otten i amo. Questa legge vale anche nel mondo degli affari: un'azienda può disporre anche di maggiori risorse, ma di norma a dominare il mercato sarà la società che possiede strategie tali da permetterle un'utilizzazione ottimale delle proprie risorse.
E allora di che cosa avete bisogno per torte della stessa qualità dell'esperto pasticciere? Vi occorre la ricetta e dovete applicarla nella maniera più esatta; in tal modo otterrete gli stessi risultati, anche se in precedenza non avete mai messo in forno una torta del genere. E può darsi ch e il pasticci e re per anni e anni abbia continuato a provare e riprovate, fino a giungere alla ricetta definitiva . Ma voi potete risparmia r vi anni di tentativi applicando la s u a ricetta , ricalcando le sue azioni.
Vi sono strategie di successo finanziario, strategie utili per creare mantenere una salute perfetta, per sentirsi felici e amati du rante tutta la propria vita . Se trovate persone che hanno un gran successo finanziario o rapporti soddisfacenti , non dovete far altro che scoprirne le strategie e applicarle, allo scopo di ottenere risultati simili, risparmiando tempo e sforzi enormi. È' questo il grande potere dell'imitazione, e grazie ad esso, per ottenere quel che volete non dovrete faticare per anni e anni.
Che cosa ci dice una ricetta p e r mett e rci in grado di compiere azioni efficaci? Per prima co s a specifica g l i ingredienti necessari per produrre il risultato. Ne l la "pasticceria" dell'esperienza umana, gli ingredienti sono i nostri 5 sensi. Tutti i risultati sono costruiti e creati grazie a una specifica utilizzazione di sistemi di rappresentazione visivo, uditivo, cinestesico, gustativo e olfattivo. C'è qualcosa d'altro che una ricetta ci dice? Sì, ci indica i quantitativi da usare. Per quanto riguarda le strategie, possiamo figurarci le submodalità alla stregua appunto dei quantitativi. Le strategie ci dicono di quali quantitativi esatti abbiamo bisogno. Per esempio, ci indicano l'entità dell'immissione visiva, vale a dire quanto luminosa o buia, quanto vicina o remota è l'esperienza, e ancora quale ne sia il ritmo, la consistenza.
E questo è tutto? Se conoscete gli ingredienti e sapete in che quantitativi usarli, siete in grado di produrre una torta della stessa qualità dell'ottimo pasticciere? No , a meno che non conosciate anche la sintassi della produzione, in altre parole quando fare qualcosa , e in quale ordine. Che accadrebbe se, confezionando la torta, metteste nell'impasto per primo ciò che il pasticciere originario mette per ultimo? Otterreste un dolce della stessa qualità? C'è da dubitarne. Se invece usate gli stessi ingredienti negli stessi quantitativi e nella stessa sequenza otterrete risultati simili.
Possediamo una strategia per ogni cosa, per le motivazioni come per fare acquisti, per l'amore come per sentirci attratti da qualcuno. Le strategie sono come la combinazione per aprire la cassaforte delle vostre risorse cerebrali: se possedete i numeri giusti e la giusta sequenza, la serratura scatterà ogni volta. Sicché dovete trovare la combinazione che apre la vostra cassaforte, e le combinazioni che aprono le casseforti delle altre persone.
Quali sono gli elementi strutturali della sintassi? I nostri sensi . Abbiamo a che fare con immissioni sensorie a due livelli: interno ed esterno. La sintassi è il modo in cui mettiamo assieme questi elementi.
Così per esempio si possono avere due tipi di esperienze visive: esterna e interna . Mentre leggete questo libro, guardando le lettere nere sul fondo bianco, ave t e un'esperienza visiva esterna. Invece ricorderete che nel capitolo precedente, abbiamo operato con le modalità e submodalità visive nella nostra mente. Non eravamo davvero là a vedere la spiaggia e le nuvole, non eravamo davvero nei momenti felici o tristi che ci rappresentavamo nella mente. Al contrario, li abbiamo sperimentati in una maniera visuale interna.
Lo stesso vale per le altre modalità. Possiamo udire un treno che fischia fuori della finestra, ed è un'esperienza uditiva esterna. Oppure possiamo udire una voce della nostra mente, ed è un'esperienza uditiva interna. Se il tono della voce è ciò che importa, si ha un'esperienza uditiva tonale. Se le parole, cioè il significato convogliato dalla voce è ciò che importa, si ha una codificazione, una digitazione uditiva. Potete sentire la consistenza del tessuto del bracciolo della poltrona sulla quale siete seduti, ed è un'esperienza cinestesica esterna. Oppure potete avere, nel vostro profondo, la sensazione di qualcosa che vi fa sentire bene o male, ed è un'esperienza cinestesica interna.
Abbiamo strategie per ogni cosa, moduli rappresentativi che producono sempre esiti specifici. Pochi di noi sanno come fare a servirsi consciamente di tali strategie, ragion per cui entriamo e usciamo da vari stati d'animo, a seconda degli stimoli che ci colpiscono. Non dovete far altro che elaborare la vostra strategia per produrre, seduta stante, lo stato d'animo desiderato; ed è necessario che siate in grado di riconoscere le strategie di altri, in modo da sapere esattamente a che cosa essi reagiscono.
Per esempio, c'è un vostro modo costante di organizzare le vostre esperienze esterne ed interne quando volete procedere ad un acquisto? Indubbiamente c'è. Certi stimoli, nella giusta sequenza vi porranno immediatamente in uno stato d'animo recettivo all'acquisto. Noi tutti possediamo sequenze che continuamente seguiamo per produrre specifici stati d'animo e attività. Presentare l'informazione secondo la sintassi di un altro, è una forma di rapporto efficacissima; e, se lo si fa nel modo adatto, le vostre comunicazioni diverranno praticamente irresistibili perché automaticamente provocheranno certe risposte.
Quali altre strategie esistono? Ve ne sono di persuasione? Esistono modi di organizzare il materiale che presentate a qualcun altro, in modo che risulti praticamente irresistibile? Ma certo. E strategie di motivazioni, di seduzione, di apprendimento, di attività sportive, di vendita? Ci sono, eccome. ……Esistono modi specifici di rappresentare le proprie esperienze nel mondo di sequenze tali da provocare quelle emozioni? Potete scommetterci. Ci sono strategie di management efficace, ci sono strategie di creatività. Quando certe cose vi stimolano, entrate nello stato d'animo corrispondente. Avete solo bisogno di conoscere qual è la vostra strategia, per mettervi a volontà in un certo stato. Dovete essere in grado di ricostruire le strategie usate da altri se volete sapere come si fa a dare agli altri ciò che essi vogliono.
Sicché, è indispensabile per noi trovare la sequenza specifica, la sintassi specifica suscettibile di produrre un certo stato d'animo. Se siete in grado di farlo, e se volete produrre l'azione necessaria, potete creare il vostro mondo come desiderate che sia. A parte le necessità fisiche dell'esistenza, come cibo e acqua, uno stato d'animo è quasi tutto ciò che potete desiderare d'altro, e per ottenerlo dovete semplicemente conoscere la sintassi, la giusta strategia.