FORMAZIONE DEL CUORE
Cosa giuriamo davanti al coordinatore responsabile ma soprattutto cosa giuriamo al nostro Dio? L’Apostolo Matteo ci dice che il giuramento che noi facciamo all’altare di Collevalenza è la Promessa che ci fa veri apostoli del Signore, quindi bisogna fare sul serio e meditarlo sempre.
A questo riguardi ci fanno riflettere molto gli apostoli, che hanno dato la vita per nostro Signore Gesù Cristo e noi, invece, dopo duemila anni, con tutte le nostre comodità e la poca fede, cosa vogliamo fare per il Signore?
Davanti al coordinatore nazionale e dopo un attento dialogo tra l’aspirante e il coordinatore, c’impegniamo ad osservare lo Statuto e il Regolamento, per fare un vero cammino di fede.
Un Laico dell’Amore Misericordioso, per poter fare la propria adesione all’Associazione, deve aver capito bene il carisma che ci accomuna tutti: “Tutto per amore”, quindi nessun nemico ma tutti fratelli e sorelle in Cristo Gesù. Questo si apprende durante la formazione che dura qualche anno, dopo di che, se scopriamo che siamo realmente chiamati, chiediamo al coordinatore che ci valuti per poter fare la nostra adesione. Qualche volta soffriamo, perché, entrando nell’Associazione si prendono impegni importanti e quindi bisogna comportarsi di conseguenza, con la dovuta serietà. Quindi noi, prima di avanzare la richiesta di adesione, dobbiamo fare un giusto discernimento, perché con l’adesione si avrà una grande responsabilità davanti a Dio e alla Chiesa.
Il coordinatore farà un’attenda valutazione e se ritiene l’aspirante pronto lo ammetterà alla Promessa, ma se nota che non ci sono i requisiti minimi necessari per l’ammissione, dovrà consigliare l’aspirante di scegliere bene e a non intraprendere un cammino che poi si rivelerebbe non adatto alla sua vocazione.
Sì, perché il coordinatore, insieme all’equipe, è chiamato in primo luogo ad essere per noi come un vero padre e madre, così lo desiderava Madre Speranza e tutti i religiosi EAM e FAM dovranno pregare per tutti gli associati. Noi tutti, nello stesso modo, dobbiamo pregare con amore riconoscente per i nostri responsabili e questo dovrà avvenire anche tra le varie equipe e gruppi, perché circoli la carità fraterna.
Il Papa Giovanni Paolo II ci esorta a riflettere bene sul cammino che abbiamo intrapreso, perché non dobbiamo deludere il Signore che ci ha scelti, cedendo all’individualismo che prevale nel nostro tempo; quindi curiamo di più la comunione fraterna,
Infine Madre Speranza ci invita ad accogliere con fede i nostri superiori, raccomandandoci di essere figli docili al superiori o responsabili, per non rendere troppo difficile il loro compito con la nostra trascuratezza, perché loro hanno su di noi una forte responsabilità: quella di dare conto al Nostro Signore, che li ha scelti perché vigilino su di noi per istruirci, correggerci, orientarci e consolarci in nome di Dio e se lo faranno bene, Dio darà loro luce, aiuto e grazia per disimpegnare con fedeltà il loro compito..
La Madre Speranza esorta i nostri responsabili Antonio, Mario e Nicola a non dimenticare che Dio li ha scelti ad abbracciare la croce della responsabilità per amore. Fatelo con allegria e Dio vi aiuterà standovi accanto. Lui, vincitore del mondo e del demonio, trionferà sempre e voi, cooperatori nell’impegno della santificazione delle anime, affidatevi a Lui e affidateci a Lui!!!
Che Dio vi benedica sempre. Amen
Felice (Gruppo di Succivo),