MISERICORDIOSI COME IL PADRE
- Durante quest’anno (della misericordia) la Chiesa c’invita a compiere un cammino di conversione per essere misericordiosi come il Padre. Quanto mi lascio coinvolgere e in che modo?
- Penso che questo cammino di conversione sia iniziato già alcuni anni fa e precisamente nel 2014 con la scoperta dell’Amore Misericordioso, un cammino unico e meraviglioso che ci ha portato alla scoperta favolosa di un Dio che non può vivere senza di noi, un Dio che ci corre incontro in ogni attimo della nostra vita, un Dio che è disposto a tutto pur di darci la felicità terrena e la vita eterna con Lui. Tutto il tempo perso voglio recuperarlo, è vero, ho perso molto, ma farò di tutto per poter essere anche io tra i primi che hanno iniziato il cammino, non mi fermerò mai, voglio solo vedere la luce in fondo al tunnel, ci provo con tutto il mio cuore e offro sempre al buon Gesù, che è misericordia, la mia intelligenza e la mia volontà … offro tutto a Lui e allo Spirito Santo. Chiedo che non bussi al mio cuore ma che infranga il mio cuore ed entri con tutta la Sua Santa forza, perché non chiedo altro che sia fatta la Sua volontà.
- Come abbiamo vissuto il Giubileo finora? Abbiamo potuto sperimentare che è un tempo favorevole?
- Il santo Papa ce l’ha dato e noi cerchiamo di viverlo intensamente, ogni occasione utile per passare attraverso la porta santa la faccio mia, chiedendo sempre a Dio di darmi quelle virtù che servono per poter testimoniare ai fratelli e sorelle la misericordia, e Lui puntualmente mi offre tante bellissime occasioni che vorrei condividerle con tutti: famiglie intere che, ascoltandomi attentamente, alla fine mi abbracciano e mi toccano quasi fossi io un profeta, gioiosi delle mie testimonianze, mi ringraziano perché anche avendo un’età avanzata, non sapevano queste cose belle che avevo testimoniato , specialmente sul mio matrimonio che dura da 40 anni con 3 figli e nipotini. Che soddisfazioni mi dà il Signore. Tutto questo perché sono un Laico dell’Amore Misericordioso in cammino di santità.
- Riusciamo a perdonare i nostri nemici?
- Non ho nemici, ma posso provare a dire cosa faccio quando una persona pensa di aver ricevuto un torto da me o un’ingiustizia, io subito le corro incontro per chiederle scusa, se il danno è più grande, spiego le mie ragioni sul bene che le voglio e le dico che nemmeno per un istante è passato nella mia mente il pensiero di offenderla o ferirla, quindi la prego, con le lacrime agli occhi, di accettare le mie scuse. A questo punto anche la persona offesa mi abbraccia forte e piange con me, chiedendomi scusa dell’accaduto e si offre a pagarmi un caffè al bar. Che belle e indimenticabili esperienze ho vissuto!. Per due lunghi anni ho avuto un genero che picchiava mia figlia e allora io feci finta che gli avevo fatto una querela e lui mi cacciò da casa sua, ma io, dopo una settimana, era la Pasqua del 2015 andai a casa sua per gli auguri e lui non li accettò e io dicevo: “Di 7 miliardi di persone che sono nel mondo non ho un nemico, uno solo pensa di essere mio nemico, è mio genero, il papà dei miei due nipotini”. Per circa due anni gli ho telefonato in ogni occasione o festività e lui non rispondeva, andavo a casa sua a Natale, a Pasqua e lui si chiudeva nel bagno, fino a quando, il 27 dicembre 2015, festa della santa Famiglia, stando a casa sua con i nipotini lo aspettai e finalmente ci abbracciammo di nuovo scambiandoci gli auguri per la fine dell’anno e per la fine delle avversità. Ora, finalmente, posso dire con gioia: “Ho 7 miliardi di fratelli nel mondo, non ho alcun nemico”. Grazie, Gesù.
- Riusciamo ad incarnare gli stessi sentimenti di Cristo, vivendo in particolare sentimenti di tenerezza, bontà, umiltà e soprattutto carità?
- Sicuramente non siamo come Lui, sono in cammino, ci provo ad imitarlo in tutto, faccio il possibile ci metto tutta la mia buona volontà e dove non riesco, lo prego intensamente perché mi dia tutto il suo sostegno perché voglio fare tutto quello che è dovere sacrosanto di un buon cristiano, quello cioè di vivere queste virtù forti che ci santificano: Essere teneri con tutti e umili col prossimo e Dio subito si accorge che sto facendo bene ed ecco fratelli e sorelle che mi ringraziano per aver dato esempio. La bontà generalmente non mi manca perché appena il mio cuore si svuota il Signore fa subito il pieno, comunicandomi la Sua bontà. Ed infine la carità: non la conoscevo bene ma ora che la conosco non posso ignorarla. Dio è sempre supergeneroso e caritatevole nei miei confronti che non posso ignorare che adesso che Lui ha fatto traboccare il mio boccale non posso non condividerla con il prossimo, facendo finta di essere uno struzzo. Gesù, ancora una volta ti voglio dire: per Felice non sei morto invano. Grazie per avermi dato la vita eterna e prendi la mia quando ti serve. Amen.
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