LETTERA PER UNA CHIESA PICCOLA MA FEDELE
All'angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi:
Così parla il Santo, il Verace,
Colui che ha la chiave di Davide:
quando egli apre nessuno chiude,
e quando chiude nessuno apre .
Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, pure hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di satana - di quelli che si dicono Giudei, ma mentiscono perché non lo sono -: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato. Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese . (Ap 3:7-13)
Filadelfia era una piccola città situata a sud – est di Sardi; fondata da Attalo II Filadelfo, re di Pergamo (159 – 138 a. C.) fu distrutta dal terremoto del 17 d. C. e ricostruita da Tiberio, ma rimase scarsamente popolata.
Questa piccola città doveva ospitare una comunità fervente, che aveva attirato su di sé la benedizione e la compiacenza divina. Il Signore, in premio della sua fedeltà, le ha “aperto una porta che nessuno potrà chiudere”: le ha dato la possibilità di un proficuo apostolato tra i pagani e inoltre permetterà che alcuni della “Sinagoga di Satana”, che si dicono Giudei, ma non lo sono, saranno conquistati dal suo esempio.
Questa città è protetta dall'amore di Dio perché ha osservato con costanza la Parola. La fedeltà nel quotidiano le meriterà la protezione divina nel momento difficile della prova che il mondo intero dovrà subire, perché gli uomini siano messi a verifica.
Il Signore promette che verrà presto e la invita a tenere ben saldo ciò che ha ricevuto, perché nessuno le tolga la corona che ha meritato.
Il vincitore, il cristiano che avrà perseverato, sarà un elemento importante nella costruzione del Regno di Dio e sarà confermato in grazia.
Riceverà un nome nuovo, quello della missione che gli è stata affidata e quello sarà il nome che lo identificherà nella nuova Gerusalemme.
E' bello identificarsi con questa Chiesa piccola, ma fedele, che tanta consolazione dà al Signore; è bello sentire che la fedeltà al Vangelo ci attira la protezione divina, è bello sapere che alla nostra fedeltà Dio lega grazie speciali come quelle di riuscire ad attirare altre anime sulla via di Dio, stupendo soprattutto se queste anime sono persone lontane dalla fede o in ogni modo non coerenti con il credo che professano. La grazia dell'apostolato è grazia di privilegio, le anime sono gli interessi più cari a Gesù, salvarle è la sua missione. Il fatto che ci chiami a collaborare con Lui è segno di stima e di fiducia grande. A chi si impegna con buona volontà ad aiutare gli altri, Dio darà la grazia di salvare la propria anima, lo farà forte nell'ora della prova.
Che altro può dirci il Signore per convincerci ad essere fedeli al vangelo e dedicarci all'impegno cristiano?
Riflessione personale
Anche a te sono state offerte tante opportunità per seguire il Signore… Sei stato fedele? Hai cambiato la tua vita?
Vivi sempre al cospetto di Dio?
Senti ardere in te lo zelo per le anime? Cosa fai per avvicinarle a Dio?
Pensi che questa lettera ti riguardi?
Cosa vuoi rispondere al Signore?
Risposte
Lettera alla Chiesa di Filadelfia
A Filadelfia Cristo si presenta come il Santo. Egli è il punto d'arrivo della storia della salvezza ed ha, in quest'ambito, pieni poteri e una forza irresistibile. La Chiesa si è mantenuta pienamente fedele; Cristo la conforta e offre una nuova prospettiva di apostolato, assicurandola che il suo amore vigila su di lei.
Questa Chiesa è piccola ma è bello identificarsi con essa, perché è fedele, come dovremmo essere fedeli noi al Vangelo. Dio ci ha chiamati in mille modi a seguirlo nel suo apostolato. Io penso di avere una piccola parte di merito, perché quando il Signore mi ha chiamato nel lontano 1978, ad impegnarmi per il catechismo in preparazione alla Prima Comunione, ho risposto con slancio e lo faccio tuttora. E' stato bello rispondere al suo invito, la ritengo un'opportunità bellissima, perché non è tanto importante quello che si dà, ma quello che si riceve dai bambini. Oggi ringrazio infinitamente Dio per questa elezione, anzi ogni volta che inizio un nuovo ciclo, provo sempre l'entusiasmo della prima volta.
Diana Risposta alla lettera per una Chiesa piccola ma fedele. Signore, oggi mi sento attaccato da Te, perché hai messo in risalto la mia tiepidezza, che vergogna!
Ti chiedo a cuore aperto, riscalda il mio cuore e rendilo fuoco ardente, verso tutti coloro che mi sono vicini, desiderosi di aiuto. Ti prego, aiutami ad essere ciò che Tu vuoi.
Signore, oggi voglio rivedere il cammino fatto; dandomi la capacità di discernere quel poco di buono che sono stato capace di fare, in questi tanti anni di vita vissuta.
Non riesco ad individuare che periodi brevi trascorsi nel voler capire e approfondire la Tua Parola, ma l'ho fatto sempre con superficialità, perché preso dagli eventi umani, dalle necessità di vivere e far vivere degnamente la mia famiglia, che all'età di 27 anni mi sono formato.
In questo lungo cammino ricordo con piacere i tanti momenti belli trascorsi vicino alla mia famiglia, dalla nascita dei figli, alla loro crescita e alle tante piccole soddisfazioni ricevute.
Certo l'amore mio e di Diana è stato donato ai figli a piene mani, come quello ricevuto dai nostri genitori. Ma, pur avendo vissuto una vita piena d'amore donato e ricevuto, devo riconoscere che il mio amore verso Dio è sempre stato tiepido, fatta eccezione di momenti come questi (caposcuola), dove riesco a chiedere perdono per quanto poco ho dato, rispetto a quanto potevo dare; se penso poi ai grandi doni ricevuti, me ne vergogno!
In questo momento sento di rivolgere una preghiera di ringraziamento a Te, mio Signore:
- Grazie di avermi affidato a genitori capaci di farmi capire cos'è l'amore.
- Grazie di avermi messo a fianco Diana.
- Grazie per il dono della paternità che Tu mi hai concesso.
- Grazie di tutte le persone, che durante questo cammino mi hai fatto conoscere.
- Grazie per tante opportunità che mi dai, per far risvegliare in me il tuo amore.
Gino |