LA FAMIGLIA DI ABRAMO
Tareh, all’età di settant’anni generò Abramo, Nahor e Haran.
Questa è la genealogia di Tareh: Tareh generò Abramo e Nahor, e Haran generò Lot.
Haran poi morì nella sua terra natale, in terra dei Caldei (Come “paese dei Caldei” si intende la regione meridionale della Mesopotamia).
Anche Abramo e Nahor presero moglie; il nome della moglie di Abramo è Saraj e quello della moglie di Nahor è Milcak …
Saraj non aveva figlioli.
Tareh prese Abramo suo figlio, Lot, figlio di suo figlio Haran e Saraj, moglie di suo figlio Abramo e li fece partire, per andare nella terra di Canaan; giunsero fino ad Haran e lì si fermarono.
Taren aveva 250 anni quando morì in Haran. (Genesi cap. II, 27 ss)
LA VOCAZIONE DI ABRAMO E LA PROMESSA DI DIO
Il Signore disse ad Abramo:
“Esci dalla tua terra, dalla tua patria, dalla casa del padre tuo e vieni nella terra che ti additerò. Da te farò uscire un grande popolo: ti benedirò, farò grande il tuo nome, e sarai benedetto. Benedirò chi ti benedirà e in te saranno benedette tutte le genti della terra”. Partì dunque Abramo come gli aveva detto il Signore e Lot andò con lui.
Abramo aveva 75 anni quando uscì da Haran, prese con sé Saraj sua moglie, Lot figlio di suo fratello, tutti gli averi che possedeva, e le creature nate da loro in Haran, ed uscirono diretti nella terra di Canaan. (Con Canaan si intende più o meno il paese denominato più tardi Palestina).
Abramo attraversò fino al luogo detto Sichem, al querceto di Morech.
Quella terra era allora dei Cananei.
Apparve il Signore ad Abramo e gli disse: “Alla tua discendenza darò questa terra”.
Abramo edificò lì un altare al Signore che gli era apparso.
Di lì si mosse verso la montagna ad oriente di Betel e piantò le tende, avendo Betel ad occidente e Hai ad oriente.
Anche là costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.
Poi Abramo partì e mosse verso il Negeb. (Genesi cap. 12, 1 ss)