L’OMAGGIO DEI RE
L’incontro con Melchisedek
Redar Laamor, re di Elam, aveva dominato per 12 anni su tutti gli altri re, grandi e piccoli, nel medio oriente.
Ma nel tredicesimo anno del suo regno si formò una coalizione di cinque re ai suoi danni; ad essa egli ne oppose un’altra di quattro re. La guerra divampò e la lotta fu grande; gli scampati fuggirono ai monti, mentre Kedor Laomer, vincitore, faceva bottino di tutti i beni abbandonati, e fra i prigionieri prendeva anche Lot, nipote di Abramo.
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Uno scampato venne a riferire l’accaduto ad Abramo, l’ebreo, mentre egli dimorava al querceto di Manire; e lo scampato era un amorreo, fratello di Eshkle e di Aner, che erano legati ad Abramo da un’alleanza.
Abramo, quando apprese che il suo parente era stato preso prigioniero, armò i giovani più bravi, nati nella sua casa, 318 uomini, e si mise all’inseguimento fino a Dan.
Sorprese gli avversari di notte con i suoi uomini, li batté e li inseguì fino a Hobah, che si trovava a sinistra di Damasco.
Ricuperò tutto il bottino e così pure Lot, suo parente, e i suoi beni, le sue donne e la sua gente.
Quando egli tornava dall’aver battuto Kedar Laomer, gli uscì incontro il re di Sodoma nella valle di Save, cioè nella valle dei re (Luogo non identificato; secondo lo storico ebreo, Giuseppe Flavio, (I sec, d. C.) si troverebbe a meno di 400 m. da Gerusalemme.). Anche Melchisedek, re di Salem (La città di Salem è identificata da molti con Gerusalemme) venne ad offrirgli pane e vino; ed egli era sacerdote di Dio Altissimo.
Lo benedisse dicendo:
“Benedetto è Abramo da Dio Altissimo che ha dato i tuoi nemici nelle tue mani!” e gli dette la decima di tutto quanto possedeva.
Il re di Sodoma gli disse: “Concedimi salva la vita, la roba prendila per te”.
Ma Abramo rispose al re di Sodoma:
Alzo la mano (in segno di giuramento), verso il Signore Iddio Altissimo, creatore del cielo e della terra: non prenderò nulla di quanto ti appartiene, né un filo, né un legaccio di sandalo, perché tu non abbia a dire: “Io ho arricchito Abramo”. Nulla per me, solo quello che hanno mangiato questi giovani e la parte degli uomini, che sono venuti con me. Aner Eshlol e Manire, essi prendono la loro parte.
(Genesi 14, 13 ss.)